Chiesa di Sant’Antonio in Terni. Santuario antoniano dei protomartiri francescani, Giuseppe Cassio
È stato pubblicato il libro: Chiesa di Sant’Antonio in Terni. Santuario antoniano dei protomartiri francescani, Giuseppe Cassio, Ellenici-Velar, Gorle 2011, pp. 48, euro 4,00 (per prenotazione copie velar@velar.it).
Il vescovo di Terni-Narni-Amelia, monsignor Vincenzo Paglia, presenta la Chiesa di Sant’Antonio in Terni, santuario antoniano dei protomartiri francescani, oggetto di un nuovo libro di Giuseppe Cassio.
Un santuario
nella città: così si presenta la chiesa di Sant’Antonio di Padova in Terni da
quando vi sono state deposte le reliquie dei Protomartiri francescani, ossia i
santi Berardo da Calvi dell’Umbria, Pietro da San Gemini, Ottone da Stroncone,
Adiuto e Accursio da Narni († 1220). Nell’attuale cultura definita post-moderna
tutto appare mobile, tanto che qualcuno l’ha definita una società liquida.
L’uomo cammina, non solo nelle strade trafficate della città, ma soprattutto
attraverso la rete informatica che fa vivere in tempi ristretti – bastano pochi
secondi perché una notizia si diffonda – e spazi dilatati così che dal proprio
computer si dialoga tranquillamente con l’estremo opposto del pianeta.
Ma quando
c’è una meta, un obiettivo allora tutto cambia: il camminare diventa un
pellegrinaggio, il vagabondo un pellegrino. E proprio passando in treno accanto
al Santuario dei Protomartiri francescani di Terni – come già fece il beato
Giovanni XXIII diretto a Loreto e Assisi onde pregare per il concilio Vaticano
II che sarebbe iniziato dopo pochi giorni – sia il beato Giovanni Paolo II nel
2002 sia papa Benedetto XVI il 27 ottobre 2011 hanno ricordato l’importanza di
essere “pellegrini della verità, pellegrini della pace”. E la verità e la pace
sono partecipare alla vita di Gesù Cristo e camminare con lui per le strade del
mondo e soprattutto in quelle dei cuori per tessere una società che sia sempre
più secondo il cuore di Dio.
Così hanno
cercato di vivere i santi, così ha vissuto san Valentino di Terni, così hanno
testimoniato i primi frati Minori uccisi in Marocco quando san Francesco era
ancora vivo. Questo amore senza limiti – davvero eucaristico – è il modo con
cui i cristiani camminano dietro a Gesù. Non si è più vagabondi girando attorno
alle mode o attorno a se stessi, ma come pellegrini ci incamminiamo verso il
Regno del Padre che sta nei cieli.
Il santuario
di Sant’Antonio di Padova in Terni è una sosta salutare in questo cammino.
Entrandovi, gustiamo già la bellezza della celeste Gerusalemme in compagnia dei
Protomartiri francescani.
+Vincenzo Paglia
Vescovo di Terni-Narni-Amelia
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