San Francesco e il Sultano
San Francesco e il Sultano: basta solo il titolo per dire
l’attualità del tema trattato nella Giornata di studio organizzata a Firenze
dalla Provincia dei Frati Minori della Toscana. Certo c’è da riconoscere che il
nesso della tematica con problematiche e domande del momento presente non è
stato assente nella mente degli organizzatori e neppure dei numerosi
partecipanti a tale incontro di studio. Tuttavia proprio la cosiddetta
“attualità” del tema trattato ha reso il tutto più difficile, o meglio ha
richiesto un maggior accorgimento. Infatti in casi simili è facile cadere in
anacronismi più o meno espliciti per cui si legge un testo datato – ma quale
testo non è datato? in fondo lo sono tutti! – usando espressioni o categorie
estranee allo stesso. Nel caso presente riferendosi a frate Francesco o al
sultano Melik Al Kamel si sentono, ad esempio, usare espressioni quali dialogo
interreligioso, scontro di civiltà, ecumenismo, interculturalità e altre ancora
tipiche del momento attuale e che più o meno volontariamente sono proiettate
sul passato trovando così in esso – in un vero e proprio gioco di specchi – una
attualità che può essere sia in positivo che in negativo.
Tutto questo si è cercato di
tener presente in fase di programmazione della giornata di studio San Francesco e il Sultano di cui ora
vengono presentati gli Atti. C’è da riconoscere che non è stato facile perché
la pressione culturale, sia da parte di singole persone che gruppi, è stata
notevole. Soltanto la consapevolezza che ciascuna epoca è responsabile delle
risposte che da alle varie occasioni o sfide del tempo presente e che il
passato al massimo può offrire elementi che possono essere ritenuti come un
aiuto – ma anche un ostacolo in certi casi – per affrontare la contemporaneità.
Fondamentalmente si è cercato di
comprendere, a partire dalle fonti, “cosa è stato in sé” l’avvenimento dell’incontro
tra Francesco d’Assisi e il Sultano – e questo grazie soprattutto alle
relazioni di Giuseppe Ligato, Anna Ajello, e Pacifico Sella – per poi passare
alla considerazione di “cosa è diventato”, ossia il significato assunto nei
diversi periodi e in ciò importanti sono stati gli interventi di Chiara Frugoni
e John Tolan.
Certamente non tutti i temi sono
stati affrontati, anzi si sono aperti altri campi di indagine quali ad esempio
il significato del “desiderio di martirio” presente nella vicenda non solo di
frate Francesco, ma anche Chiara d’Assisi e Fernando da Lisbona divenuto
Antonio di Padova ( e in ciò importante il volume Dai Protomartiri francescani a sant’Antonio di Padova .Atti della
Giornata di Studio, Centro Sudi Antoniani, Padova 2011). Altro tema
interessante da approfondire è se, e se sì con quale la modalità, l’episodio
dell’incontro tra il Santo di Assisi e il Sultano è stato rappresentato
nell’arte cinematografica che un ruolo importante ha avuto nell’ultimo secolo
nella diffusione della conoscenza della vicenda di san Francesco. (Introduzione
di Pietro Messa)
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