XLVI Giornata Mondiale della Pace 2013
Beati gli Operatori di Pace
1 gennaio 2013
La beatitudine di Gesù dice che la pace è dono messianico e
opera umana ad un tempo. In effetti, la pace presuppone un umanesimo aperto
alla trascendenza. È frutto del dono reciproco, di un mutuo arricchimento,
grazie al dono che scaturisce da Dio e permette di vivere con gli altri e per
gli altri. L’etica della pace è etica della comunione e della condivisione. È
indispensabile, allora, che le varie culture odierne superino antropologie ed
etiche basate su assunti teorico-pratici meramente soggettivistici e
pragmatici, in forza dei quali i rapporti della convivenza vengono ispirati a
criteri di potere o di profitto, i mezzi diventano fini e viceversa, la cultura
e l’educazione sono centrate soltanto sugli strumenti, sulla tecnica e
sull’efficienza. Precondizione della pace è lo smantellamento della dittatura
del relativismo e dell’assunto di una morale totalmente autonoma, che preclude
il riconoscimento dell’imprescindibile legge morale naturale scritta da Dio
nella coscienza di ogni uomo. La pace è costruzione della convivenza in termini
razionali e morali, poggiando su un fondamento la cui misura non è creata
dall’uomo, bensì da Dio. « Il Signore darà potenza al suo popolo, benedirà il
suo popolo con la pace », ricorda il Salmo 29 (v. 11).
Dal messaggio di Benedetto XVI per la Giornata mondiale
della pace 2012
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