II Domenica di Pasqua
Domenica della Divina Misericordia
Tommaso,
uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli
dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro:
«Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel
segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto
giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a
Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila
nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!».
Gli rispose Tommaso:
«Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai
creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
(Gv 20,24-29)
Giovanni
Francesco Barbieri, Incredulità di San Tommaso
|
Tomas
respondió:
«¡Señor mío y Dios mío!
(Juan
20,28)
Thomas
answered and said to him:
"My Lord and my God!"
(John
20:28)
Respondeu-lhe
Tomé:
Senhor meu, e Deus meu!
(João 20:28)
Nessun commento:
Posta un commento