domenica 15 aprile 2012


II Domenica di Pasqua
Domenica della Divina Misericordia

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!»Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!»Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!».

Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!»Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

(Gv 20,24-29)

 Giovanni Francesco Barbieri, Incredulità di San Tommaso



Tomas respondió:
«¡Señor mío y Dios mío!
(Juan 20,28)

Thomas answered and said to him:
"My Lord and my God!"
(John 20:28)

Respondeu-lhe Tomé:
Senhor meu, e Deus meu!
(João 20:28)

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