I
Francescani e la Cina
Un’opera di oltre sette
secoli
X Convegno di Greccio4-5 maggio 2012
La Cina, prima ancora di essere così familiare e
vicina, fu per secoli la terra più lontana, la più remota, raggiungibile con la
sola immaginazione. Dal XIII secolo, pur parte dell’Asia estrema, cominciò a sfuggire
al fascino e ai misteri del mito, divenendo per l’Europa sempre più delineata
nella storia, nei confini e così la terra più agognata, dalle ricchezze
favolose, l’impero incantato, governato da sovrani illuminati. I Francescani
proprio dal XIII secolo furono, con l’impeto della propria epopea missionaria
in Cina, coloro che rivelarono all’Europa cristiana anche la migliore
conoscenza dell’Asia e delle civiltà asiatiche. In quell’epoca e poi anche nei
secoli successivi, i Francescani diffusero un Cristianesimo, che, per
riecheggiare le parole di Giuseppe Tucci, era “ridivenuto missionario”,
arricchendo la “nuova cultura di uno spirito d’universale comprensione
affratellante gli uomini sotto ogni cielo” e rendendo fruttuoso quel “cattolico
amor che non aveva sorriso al mondo antico”. Il X Convegno di Greccio ne vuole
per l’appunto delineare le principali vicende, le azioni più memorabili, la
persistenza di condizioni storiche, culturali e religiose, tanto da rendere
l’Asia, e la Cina in particolare, un esempio di alterità irriducibile,
rafforzato oggi come in passato dalla diversità degli idiomi, dall’unicità
delle esperienze spirituali e dalla consapevole centralità delle proprie
tradizioni.
Per informazioni: http://centroculturalearacoeli.it/
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